Cambio vitaPensieri di una viaggiatrice

Trasferirsi a vivere ai Caraibi, o da qualsiasi altra parte: consigli per l’espatrio

Ormai saranno più di 10 anni che tramite i miei siti sul web parlo di alcune destinazioni, caraibiche e non, in modo particolare le Antille Francesi. Guadalupa in cui sono stata 4 volte, la prima nel 2006, e Martinica in cui sono stata 3 volte. Ne parlo qua sul blog come turista o viaggiatrice, che dir si voglia, cioè da persona che è stata lì in vacanza con l’intento però anche di conoscere qualcosa della cultura e delle usanze del luogo. Cosa mi è piaciuto, le spiagge migliori, dove alloggiare, come sono le persone del posto.

Però da allora sono sempre state tante le persone che mi hanno scritto, e continuano tutt’oggi a farlo, non solo per i consigli di viaggio, bensì anche per chiedermi consigli su come andare a trasferirsi là, mollando tutto qua in Italia.

Mi si chiedono info, consigli, informazioni e soprattutto i “contatti del posto” 🙁

Io cerco di trovare delle risposte da darvi, perchè rispondo sempre a tutti, ma la mia perplessità rimane grande, cioè mi domando:

perchè state chiedendo a me? io ci vado in vacanza in questi posti, mica mi sono mai trasferita

Visto però che continuate a contattarmi a questo punto ho deciso di scrivere un post con qualche riflessione, anche perchè conoscendo di persona italiani che expat ai Caraibi lo sono (o lo sono stati) una mia idea me la sono fatta, ok?

10 consigli se state pensando di mollare tutto ed espatriare ai Caraibi (da una che ai Caraibi ci va in vacanza)

Innanzitutto, mai confondere l'”andare in vacanza” in un luogo con l'”andare a viverci“: sono due cose completamente diverse. Un posto che come turista può sembrarvi meraviglioso, per viverci può essere un incubo. (É questo uno dei motivi principali per cui fatico a capire perchè chiedete consigli a me).

marie galante guadalupa
Un conto è andare in vacanza ai Caraibi e un conto è viverci!

Quindi per capire se l’espatrio ai Caraibi fa per voi considerate che:

  1. Prima bisogna andare a vedere com’è. Mi scrivono persone che ai Caraibi non sono mai stati in vita loro, e tutte le volte rimango basita. Come si può pensare di trasferirsi in un luogo se prima non ci si è stati almeno un paio di volte e oserei dire anche stando là un po’ più a lungo? Chiedete l’aspettativa al lavoro, investite un po’ di soldi in un viaggio, e state là qualche mese, altrimenti come fate a farvi la vostra idea? chiedendo a me?
  2. Pensate di andare ai Caraibi per vivere con 4 soldi? in alcuni paesi il costo della vita è sicuramente basso, ma in altri è più alto che qua, tipo appunto nelle Antille Francesi. E non ci si può lamentare di questo, quasi tutto quello che hanno in queste isole lo devono per forza di cose importare, quindi è costoso. Non è detto perciò che riusciate a vivere con 4 soldi.
  3. Per quello che riguarda il lavoro, anche se andate cercando impieghi semplici come lavapiatti o simili, ricordatevi che i Caraibi non aspettano solo voi. Mi sento di dire che non sanno cosa farsene di voi che sbarcate lì in cerca di avventure, hanno già abbastanza problemi per conto loro, perchè dovrebbero dar da lavorare proprio a voi appena sbarcati?
  4. Non pensate altresì di sbarcare il lunario andando a vendere oggetti vari senza una licenza in spiaggia con una bancarella improvvisata, ma state scherzando? I Caraibi non sono un porto franco in cui potete andare là a fare quello che vi pare. La polizia esiste anche là e vi impediranno di farlo.
  5. Non cercate un impiego in loco ma avete un progetto e siete disposti ad investire i vostri soldi? bene, ma non dovete credere che le cose andranno bene soltanto perchè voi avete preso questa decisione strepitosa e perchè state andando ai Caraibi. Vi serve una strategia! Perchè se per esempio decidete di aprire un ristorante o un esercizio pubblico in una località che però è poco frequentata, e non vi fate nemmeno un’adeguata pubblicità, beh state certi che nel giro di poco tempo vi toccherà chiudere baracca e burattini e tornare in Italia (storia vera sentita con le mie orecchie di italiani sbarcati ai Caraibi);
  6. Volete trasferirvi in un posto in cui la vita sia più lenta e rilassata, perchè non ne potete più dello stile di vita che c’è qua? Va bene, però poi non lamentatevi che ai Caraibi sono lenti, che nessuno ha voglia di lavorare e che la burocrazia è un incubo peggio che in Italia. L’avete cercato voi un posto più rilassato.
  7. Volete trasferirvi in un posto in cui non ci sia inquinamento per vivere in una maniera più sana? Bene, ma dovete sapere che l’inquinamento c’è anche ai Caraibi. Nelle isole più povere potreste imbattervi in grossi problemi riguardanti lo smaltimento dell’immondizia, in altre come nelle Antille francesi hanno problemi anche più seri derivanti dall’inquinamento dell’acqua per l’eccessivo uso di pesticidi nella coltivazione delle banane. La realtà è diversa dai sogni.
  8. Ammettiamo che riusciate a trasferirvi e ad integrarvi, mettete però in conto che sarete sempre considerati degli stranieri, soprattutto in un posto come i Caraibi dove il “bianco” spesso è ancora visto come il colonialista, ed a volte rischia purtroppo di essere oggetto di un razzismo al contrario, da parte cioè delle persone di colore.
  9. Non aspettatevi l'”aiutino” da altri italiani già espatriati in loco. Perchè nella maggior parte dei casi non ve lo daranno. Non sta a me giudicare se questa sia una cosa positiva o negativa, ma è così. E per ultimo:
  10. Non fatevi influenzare da quei programmi tv tipo “Mollo Tutto e Cambio Vita” che viene trasmesso su Sky: sono vo-mi-te-vo-li, stucchevoli e pieni di luoghi comuni. Ti fanno vedere l’italiano medio fighetto tutto abbronzato “che ce l’ha fatta”, vive in una bella villa ai Caraibi, dopo aver aperto una spaghetteria sulla spiaggia, o una palestra (in cui vanno altri expat), o un centro estetico (idem come prima). Tutto questo senza farvi conoscere nessun “rovescio della medaglia” e presentandovi persone senza il minimo desiderio di integrarsi con la cultura e le persone del luogo. Italiani che vanno là per stare con altri italiani e basta. Il “locale” in questo programma viene sempre visto come il “simpatico negretto che ti spacca le noci di cocco in spiaggia” mentre te sei lì a fare il barbecue della domenica. Ma per favore, il colonialismo dovrebbe essere roba di un’altra epoca.

Un consiglio da una semi-trasferita in un’altra regione d’Italia

Pur essendo io figlia e sorella di expat (mia madre è tedesca ed è venuta a vivere in Italia e mia sorella ha fatto l’inverso, si è trasferita in Germania), non ho mai pensato seriamente di trasferirmi ai Caraibi o comunque all’estero a mia volta. Un pensierino ce l’avevo fatto con la Martinica, ma è un’idea che è svanita presto. Però di un cambio di scenario – dopo più di 50 anni vissuti sempre nella stessa città emiliana – ne avevo assolutamente bisogno.

Quindi qualche anno fa (ne ho parlato in questo articolo) io e mio marito abbiamo comprato una casa in Liguria, con un po’ di terra e con la vista sul mare. Abbiamo dei progetti per questo posto che amiamo molto, e in cui pensiamo di venire a vivere quando sarà il momento. Per ora stiamo qui qualche mese all’anno, quando ci è possibile lavorare da remoto.

casa liguria
La mia casa in Liguria

Però nel frattempo ho imparato una cosa, in questi 4 anni, nel piccolo della mia esperienza di “semi-expat nella regione accanto”. E cioè che non è che venendo a stare qua, anche se c’è il mare, il clima è migliore (rispetto all’Emilia), finalmente abbiamo un giardino che abbiamo sempre sognato, e respiriamo meno inquinamento, la mia vita sia poi tanto migliorata.

Perchè se avete dei problemi personali (e chi non li ha?) da cui pensate di allontanarvi, andando il più lontano possibile, o anche soltanto dietro casa ma con un totale cambio di scenario – come può essere vivere al mare vs vivere in città – la vostra vita non cambierà come per magia se prima non modificate il modo di affrontare le cose.

Infatti di solito è proprio il modo di reagire di fronte a quello che vi succede che sta alla base di tanti malesseri.

Potete andare dovete volete, anche fino in capo al mondo ma se prima non affrontate quello che vi fa stare male, i vostri problemi ve li portate dietro con voi. E amen.

Per chi vuole veramente cambiare.

Quindi in poche parole se veramente volete mollare tutto, trasferirvi da qualche parte e cambiare vita, dovete iniziate seriamente a:

  • prendere informazioni sui siti di espatrio (quindi non su questo sito) tipo italiansinfuga: lì potete anche trovare dei forum in cui confrontarvi con altri utenti;
  • imparare la lingua del paese in cui vorreste andare;
  • fare un piano strategico a medio termine: che obiettivi vi aspettate di raggiungere, e in quanto tempo;
  • essere indipendenti, fare le vostre valutazioni e contare sulle vostre forze, non sugli aiutini di chissa chi;
  • e non partite mai senza un soldo a meno che non abbiate un contratto di lavoro con qualcuno che vi sta assumendo nel paese in cui state espatriando.

Et donc.. bonne chance à tous! come direbbero in Guadalupa e in Martinica 🙂


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