Dato che la puntura di alcuni tipi di zanzare presenti ai tropici può portare malattie molto serie come la Dengue, la malaria ed il virus Chikunguya, chi viaggia in destinazioni tropicali deve sempre adottare delle precauzioni per evitare di essere punto.
Quali precauzioni adottare contro le zanzare nei paesi tropicali?
C’è chi non riesce proprio evitare di andare nei paesi tropicali nella stagione più umida, quando di zanzare ce ne sono una grande quantità, per esempio: i Caraibi ad agosto sono una pessima idea (non solo per gli insetti, ma anche per il pericolo di uragani). Le zanzare nelle destinazioni tropicali infatti ci sono sempre, ma nei periodi umidi dell’anno di più. Quindi va da sè che il primo consiglio è:
è meglio viaggiare nella stagione secca, quando di zanzare ce ne sono poche
Qual è la stagione secca ai Tropici?
Dipende, dato che i Tropici sono due. Il tropico del Cancro a nord dell’equatore, e il tropico del Capricorno a sud dello stesso. Per i Caraibi, quindi, che si trovano nell’emisfero boreale del tropico del Cancro, la stagione secca coincide con il nostro inverno, e quella più umida con la nostra estate.
Ma se invece andate in un paese tropicale che si trova a sud dell’equatore, cioè nell’emisfero australe, le cose s’invertono. In Oceania o in America Latina, per esempio, la stagione secca corrisponde alla nostra estate.
Consigli su come proteggersi dalle zanzare ai Tropici.
Oltre che andare nella stagione secca, quindi, seguite queste linee guida:
- scegliete sempre un alloggio con l’aria condizionata e/o le zanzariere
- all’alba e al tramonto copritevi il più possibile braccia e gambe, prediligendo i colori chiari per i vestiti
- evitate di usare profumi e lozioni che attirano gli insetti
- utilizzate un repellente per le zanzare che sia efficace, non sono tutti uguali
Repellente per zanzare, quale usare ai Tropici
Innanzitutto il repellente per insetti e/o zanzare che intendete utilizzare deve sempre riportare la dicitura PMC, che significa che si tratta di un Presidio Medico Chirurgico approvato dal Ministero della Salute italiano. Per un viaggio ai Tropici è necessario procurarsi un prodotto specifico che contenga dal 30 al 50% di DEET, un prodotto chimico che tiene a distanza gli insetti.
Quello che io uso è Jungle Formula, uno spray venduto sia in farmacia che su Amazon, disponibile in 4 gradazioni di IRF (insetto-repellenza-formula), da 1 a 4.
In paesi come l’Asia, l’Africa e l’America latina, ed in zone dove è presente anche la malaria, è necesserio utilizzare la formulazione più forte: Jungle Formula Molto Forte, che contiene il 50% di Deet. Protegge fino a massimo 9 ore e dopo va riapplicato di nuovo. Quindi con questo prodotto applicato prima di andare a dormire sarete protetti per tutta la notte.
Negli altri paesi in cui non si è a rischio malaria si può usare la formulazione Forte con IRF 3 (quella in foto) che protegge per un numero inferiore di ore, quindi va riapplicata più spesso.
Attenzione: i prodotti con queste formulazioni di Deet sono adatti alle persone adulte, al di sopra dei 12 anni di età.
Come sapere quanto DEET è presente nei repellenti?
Nel caso del Jungle Formula, la quantità di Deet è chiaramente scritta in etichetta sia davanti che sul retro. In generale su altri prodotti bisogna cercare la dicitura dietiltoluamide. Il numero scritto di fianco, per esempio: 7,5 g, significa che la concentrazione è al 7,5%.
Quali insetto-repellenti bisogna usare con i bambini?
Per i bambini al di sotto dei 12 anni è necessario utilizzare prodotti con centrazioni di DEET più basse, non superiori al 7-10%, come il Jungle Formula Junior con IRF di 2.
In alternativa, si possono usare i prodotti a base di Icaridina, che sono utilizzabili anche sui bambini più piccoli, di età comunque maggiore di 2 anni. L’Icaridina è il principio attivo contenuto nell’Autan Tropical Vapo. Personalmente non uso l’Autan perchè per me ha un odore troppo forte, ma questo non significa che non sia un buon prodotto.
Insetto-repellenti biologici: sono efficaci?
Esistono in commercio molti prodotti a base di sostanze vegetali come citronella che purtroppo non sono assolutamente efficaci e non garatiscono un’adeguata protezione nei paesi tropicali. Quelli da usare sono invece quelli a base di olii essenziali di geraniolo ed eucalipto, adatti all’utilizzo qui in Italia dove le zanzare non portano malattie pericolose, ma non ai tropici.
Quali altri insetti possono creare problemi ai tropici?
Un altro insetto che può dare problemi nelle aree tropicali sono i sand-flies. Non si tratta di una zanzara, bensì di una mosca della sabbia.
Le punture dei sand-flies non provocano malattie pericolose, ma possono essere molto fastidiose.
Questi moscerini si annidano in spiaggia nelle zone più umide, per esempio se è piovuto in una pozza d’acqua oppure in mezzo alle alghe secche. Un rimedio per non farsi pungere è darsi molta crema solare perchè la pelle unta li scoraggia, ma in realtà non esiste un repellente contro questo moscerino. La cosa migliore è cercare di evitarli; sono attivi soprattutto all’alba e al tramonto.
Se disgraziatamente iniziate ad avere prurito e notate una serie di punturine piccole che iniziano ad arrossarsi o addirittuta a gonfiarsi fino a diventare vescicole, significa che purtroppo siete rimasti vittima dei sand-flies! Per evitare di grattarsi per il prurito, e peggiorare quindi la situazione, è bene ricorrere ad una pomata cortisonica o ad altro trattamento antistaminico da prendere per bocca, ma per quest’ultimo sarà necessario ricorrere ad un medico.
Quindi quali prodotti repellenti mettere in valigia per un viaggio ai tropici?
Sicuramente uno di questi repellenti specifici, non quelli più blandi che si trovano negli scaffali dei supermercati, e che hanno di norma una concentrazione di DEET non superiore al 7-11%. Questi prodotti vanno bene per proteggersi dalle zanzare qui in Italia, non ai tropici.
Inoltre vi consiglio anche una pomata cortisonica in caso di problemi con i sand-flies. Mio marito è particolarmente sensibile e va soggetto alle punture di questi insetti, perciò noi viaggiamo sempre con antistaminico e cortisonico.
Per quanto riguarda le creme solari vi consiglio quelle biodegradabili che non inquinano il mare e non contribuiscono a distruggere le barriere coralline.
E se purtroppo – nonostante tutte le precauzioni – al ritorno da un viaggio in aree tropicali doveste manifestare sintomi come febbre alta e nausea, mi raccomando: ricorrete subito alle cure mediche.