La penultima tappa del nostro viaggio in Normandia è stata lei, la bella città corsara di Saint-Malo. Questo è stato anche il secondo luogo del nostro itinerario che mi è piaciuto di più, dopo le falesie di Étretat.
Ma come.. Normandia?? in realtà la cittadina di mare di Saint-Malo non si trova in Bretagna? eh certo che sì! è praticamente sul confine tra le due regioni. Però se nella programmazione del vostro itinerario in Normandia siete disposti ad arrivare fino a Mont Saint Michel, vi raccomando di non perdervi anche la visita di Saint-Malo, che dista appena due ore di auto.
In quest’area della costa atlantica francese sul Canale della Manica, il fenomeno delle maree è impressionante, e quindi secondo me Saint-Malo si merita assolutamente questo titolo: la regina bretone delle maree.
Un po’ di storia di Saint-Malo.
La fondazione della città – edificata su di un isolotto roccioso – è risalente all’epoca gallo-romana e la sua posizione coincide con quella che oggi è la cittadella fortificata del centro storico, quell’area della città che viene denominata come intra-muros. Data la sua posizione strategica sul mare, Saint-Malo diventa fiorente nel commercio marittimo già a partire dal Medioevo, e successivamente anche porto strategico dal quale partivano le scorribande dei corsari, i quali – almeno in teoria – non erano delinquenti comuni come i pirati, bensì lavoravano per conto del Re di Francia.
Sempre a proposito di navigatori, uno dei cittadini più illustri di Saint-Malo fu l’esploratore Jacques Cartier che – sempre per conto della corona francese – scoprì il Canada ed esplorò la penisola di Terranova, dopo essere partito per un viaggio in cui pensava di essere diretto in Asia.. storia già sentita vero?
Nel 1600 alcuni grossi incendi distrussero le antiche case di legno all’interno delle mura delle cittadella, ma i danni maggiori vennero in tempi più recenti, quando la cittadina venne quasi completamente distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. É per questi motivi che di antiche case a graticcio a Saint-Malo non ce ne sono più, ne rimangono soltanto alcune nel centro storico; i restanti edifici della città, cinta dai bastioni fortificati in granito grigio, tutto è stato quasi interamente ricostruito dopo il 1944.
Lo straordinario fenomeno delle maree nella baia di Saint Malo.
Osservare il fenomeno delle maree è sicuramente la cosa più interessante in assoluto da fare a Saint-Malo, ed è uno spettacolo per il quale non c’è bisogno di pagare nessun biglietto! Basta salire sui larghi camminamenti dei suoi bastioni fortificati e fare il giro della cittadella per osservare il panorama tutt’intorno, sono poco più di 2 km in tutto. Un buon punto di partenza è dalla Porta di Saint Vincent, dove si trova anche il porto turistico.
La marea cambia ogni 6 ore circa, è bassa a mezzogiorno e si alza nel pomeriggio, il dislivello può arrivare a più di 10 metri!
Per questo motivo se in tarda mattinata è possibile camminare a piedi sulla spiaggia intorno alla cittadella ed anche raggiungere a piedi gli isolotti vicini, state attenti che nel giro di alcune ore non lo sarà più:
se non tornate indietro in tempo potreste o dovervela fare a nuoto oppure fare il naufrago sull’isolotto fino al ritorno della bassa marea!
Controllate qui l’andamento delle maree a Saint-Malo.
Cosa c’è d’interessante in città, cosa fare e vedere a Saint-Malo.
- Girare a piedi.
Oltre al percorrere i bastioni fortificati, vi consiglio sicuramente un giro per il centro storico a piedi; l’ingresso principale nella cittadella è dalla bella Place du Châteaubriand (altro cittadino illustre malouino), girando per i vicoli potrete leggere di numerosi aneddoti riguardanti le vie e gli edifici del centro storico grazie a delle targhe che raccontano la storia della cittadella. Troverete per esempio la storia della cappella di Saint-Aaron, edificata nel punto più alto della Cittadella, o di determinati edifici scampati al fuoco degli incendi che devastarono la città.
In centro troverete anche la Cattedrale in stile gotico dedicata a Saint Vincent, dove è sepolto l’esploratore Jacques Cartier, e molti bei negozi e vicoli caratteristici.
- Utilizzare i battelli della Compagnie Corsaire
Un’altra cosa interessante che abbiamo fatto noi è stato il giro della baia con il battello, le corse hanno luogo al pomeriggio quando c’è l’alta marea, e vi porteranno in esplorazione della baia di Saint-Malo e dei suoi isolotti fortificati visti dal mare; si fa uno stop anche all’abitato di Dinard di fronte a Saint-Malo nella baia. Partenze dal molo di fronte alla Porte de Dinan. La crociera è commentata in lingua francese e dura circa 1 ora e mezza.
- Raggiungere gli isolotti a piedi.
Come dicevo prima, è necessario farlo con la bassa marea e ritornare per tempo. Il primo e più facilmente raggiungibile è il Rocher de lÎlet, dove si trova il Fort National, si tratta di un edificio privato ma visitabile al mattino d’estate con delle visite guidate, quando la spiaggia davanti è tutta in secca.
Il secondo è l’Île de Grand Be, raggiungibile a piedi dalla Plage de Bon Secours, grazie anche ad una passerella pavimentata; su questo isolotto è possibile visitare la tomba di Châteaubriand, uno dei più importanti esponenti del Romanticismo francese nato proprio a Saint-Malo.
- Andare in spiaggia a Saint-Malo
Le spiagge non mancano a Saint-Malo! da quelle piccole che circondano la cittadella, come la Plage du Mole, dove abbiamo visto una signora buttarsi in acqua a fare il bagno il 1 di maggio, e vi assicuro che c’era un freddo cane (noi eravamo in giacca a vento!) – si tratta in genere di spiaggette accessibili anche con l’alta marea – alla lunga spiaggia della Grand Plage du Sillon, che dal Fort National si estende fino alla Punta di Rochebonne, dove ci sono molti alberghi e si possono fare belle passeggiate.
Dove alloggiare a Saint-Malo, consigli pratici per la visita.
Dove dormire a Saint-Malo? a mio avviso le principali possibilità sono due: intra-muros all’interno della cittadella, oppure in uno degli hotel con vista mare situati sulla Plage de Sillon.
Una location ottima intra-muros è la bella Place de Châteaubriand, nei cui pressi abbiamo dormito in questo Airbnb, un appartamento ristrutturato moderno molto bello, con cucina e camera da letto separata, che però aveva la sfortuna di stare proprio sopra ad un pub, perciò la sera c’era un po’ di confusione.
Se preferite l’hotel sempre in questa bella piazza ce ne sono due in un’ottima location, l’Hotel de L’Univers, e il De France & Chateaubriand.
Dove parcheggiare a Saint-Malo. Questa è una nota dolente, perchè i parcheggi non mancano, ma sono molto cari. Noi abbiamo lasciato l’auto per due giorni al parking Saint Vincent ed abbiamo speso 64 euro!! quando invece la nostra padrona di casa di Airbnb ci aveva assicurato che al massimo, come tariffa giornaliera, avremmo speso 15 euro.. sti cavoli! Sempre in zona Place de Châteaubriand c’è anche il parcheggio di Place Vauban, è intra-muros, ma noi lì non abbiamo trovato posto, e dato che girare per il centro storico con l’auto è molto difficile, per non dire impossibile, il mio consiglio è di lasciarla in uno dei parcheggi esterni, ma non fate come noi.. prima controllate bene le tariffe!
Escursioni e cosa visitare nei dintorni di Saint-Malo.
Se avete più giorni a disposizione, potreste voler fare delle escursioni. La prima e più importante è sicuramente quella a Mont Saint Michel (due ore in macchina), ma anche senza prendere l’auto è possibile fare dei giri piacevoli. I battelli della Compagnie Corsaire con una breve corsa di 15 minuti ti portano a Dinard, altra bella cittadina di fronte a Saint-Malo nella baia, e anche qui ci sono alcune belle spiagge.
Oppure potreste fare un’escursione intera giornata come quella che risale il fiume Rance fino al villaggio di Dinan, o quella alle Isole Chausey, un arcipelago che con l’andamento delle maree da 365 isole ed isolotti diventano 52! Le isole si girano a piedi e su alcune è anche possibile pernottare.
Leggi anche gli altrti articoli dello stesso itinerario di viaggio:
Le falesie di Étretat in Normandia >>
Giverny, la casa di Monet ed i luoghi dell’Impressionismo in Normandia >>
Potrebbero interessarti anche:
1 commento