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Itinerario Andalusia on the road 12 giorni in primavera

Premessa: era la primavera 2022 e non eravamo ancora usciti dalla pandemia..

Erano mesi che ci provavo, a pigiare il ditino sul tasto “acquista” di quel volo per Siviglia, ma niente, non ci riuscivo. Avrebbe dovuto essere un gioco da ragazzi per una come me, con alle spalle viaggi di ben altro calibro, affrontare un viaggio in un paese europeo vicino al nostro, visitato già tante altre volte e raggiungibile con un volo di poco più di 2 ore.

Invece la fatica di decidersi a fare il passo di abbandonare questa specie di zona di comfort-prigione in cui siamo rinchiusi da due anni mi sembrava disumana e così rimandavamo in continuazione, nell’attesa del “momento giusto”. Fino a quando, a metà febbraio, la voglia di rimettersi in gioco ha finalmente prevalso e preso il volo, l’auto a noleggio, l’assicurazione e gli alloggi per i primi giorni non mi restava altro da fare che prenotare il famigerato tampone e sperare che andasse tutto bene.

(Ovviamente appena prenotato il volo per Siviglia, l’ultimo dpcm ha sentenziato l’abolizione delle famigerate “liste” di paesi e dei corridoi turistici, ed avremmo potuto andare un po’ dappertutto nel mondo.. ma andava bene così, un passo alla volta!)

L’Andalusia ci stava aspettando!

Itinerario di 12 giorni in Andalusia in primavera, tra mare e cultura

Il nostro itinerario di 12 giorni/11 notti è iniziato e si è concluso a Siviglia e l’abbiamo così suddiviso:

Giorno 1: Cordoba.

Appena sbarcati dal volo Ryanair a Siviglia, con l’auto a noleggio ci siamo diretti a Cordoba (1 ora e 40 in auto circa), dove abbiamo dormito una notte all’Hotel Eurostar Maimonides. Situato in posizione strategica di fronte all’entrata della Mezquita, in pieno barrio storico, l’abbiamo scelto non solo per la posizione ma anche per la tariffa superscontata che comprendeva prima colazione e garage (tariffa di un giorno infrasettimanale). Perfetto, ve lo consiglio assolutamente.

Giorno 2: Mezquita e centro storico di Cordoba

La visita della moschea-cattedrale l’avevo prenotata in anticipo sul sito ufficiale (costo euro 13 per adulto). E’ possibile prenotare anche l’audioguida al costo di euro 4. Il sito consiglia di acquistare online in anticipo per evitare code, ma è possibile comprare il biglietto d’ingresso anche in loco, questo va detto. La Mezquita è bella da far piangere, per me forse il monumento storico più emozionante mai visto, non perdetevela per nessuna ragione.

Nel pomeriggio, dopo pranzo, abbiamo ritirato l’auto dal garage e ci siamo diretti a Granada, a 2 ore circa di strada da Cordoba. In città abbiamo dormito in questo bellissimo appartamento nel quartiere arabo dell’Albayzin, il più antico della città, con vista fenomenale sull’Alhambra. Anche questa scelta è stata fatta in base alla location strategica ed al fatto che l’alloggio aveva il garage privato (in questa zona della città non ci sono parcheggi pubblici a pagamento). Granada è comunque piccola e per raggiungere la centrale Plaza Nueva dal nostro alloggio bastavano appena 15 minuti a piedi.

Giorno 3: Alhambra e Granada

Dedicato alla visita dell’Alhambra, biglietto acquistato in anticipo sul sito ufficiale, ma anche in questo caso è possibile acquistarlo anche in loco (a seconda della disponibilità ovviamente).

patio dei leoni
patio dei leoni alhambra

Consigli per la visita dell’Alhambra

Preparatevi: c’è da camminare veramente tanto! 🙂 Per la visita completa del monumentale sito storico servono almeno 4-5 ore. É possibile suddividerla in momenti diversi della giornata perchè il biglietto d’ingresso è giornaliero, si può per esempio arrivare al mattino, uscire per pranzo (ci sono un paio di ristoranti appena fuori dall’ingresso principale), e poi rientrare. Al momento dell’acquisto del biglietto è necessario indicare l’orario preciso solo per la visita al Nasrid Palace (quello con il patio dei leoni). Dal centro storico di Granada (Plaza Isabel Catholica) partono i piccoli bus che raggiungono l’Alhambra in circa 10 minuti, linea C30 e C32. Costo della singola corsa euro 1,40. Consiglio di prendere questi mezzi pubblici perché da scarpinare all’interno del monumento poi ne avrete abbastanza e farsi anche la salita fino all’ingresso principale è veramente troppo. Se intendete raggiungerla con l’auto c’è un parcheggio a pagamento. All’interno del sito si trovano alcuni chioschi dove acquistare bevande, snack e gelati, negozio di souvenir e servizi igienici. Orari di apertura: in inverno fino alle 18, estate fino alle ore 20.

Il biglietto d’ingresso per l’Alhambra ha un costo di euro 19 per adulto e non è rimborsabile se acquistato sul sito ufficiale. Fate il vostro acquisto con larghissimo anticipo sul sito se la vostra visita cade durante un periodo di alta affluenza turistica come la primavera.

Esempio: alla data dell’ultima revisione di questo articolo a fine febbraio 2025 non c’è già quasi più nessuna data libera nè sul mese di marzo nè aprile, per entrare all’Alhambra; quando siamo andati noi era metà marzo ed abbiamo prenotato 2 giorni prima, ma era il 2022… non erano ancora ripresi del tutto i viaggi e non era ancora finita la pandemia.

Se non riuscite a trovare posto sul sito ufficiale provate con i tour su siti come GetYourGuide o Viator, ma in ogni caso se andate in primavera o in autunno prenotate sempre molti mesi prima.

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Giorno 4: Granada visita della città

Dedicato alla visita della città, dalla Cattedrale fino al quartiere dell’Albayzin e al Mirador de San Nicolas, con vista spettacolare sulla città e sull’Alhambra.

Giorno 5: verso la Costa del Sol

Lasciamo Granada per dirigerci verso la costa e verso il mare. Da questo giorno in poi non avevamo prenotato nulla e siamo andati un po’ a sentimento. Decidiamo di fermarci a visitare la graziosa località di Salobrena con il suo castello sul mare (ingresso euro 4, biglietto acquistato sul posto) e poi Nerja, una cittadina che ci era piaciuta tantissimo vent’anni fa, e che ora si è enormemente sviluppata turisticamente mantenendo però il suo fascino. Pranziamo con un’ottima paella in un ristorante sulla terrazza sul mare del Balcon de Europa, e poi si riparte alla ricerca di un posto dove dormire. Arriviamo fino a Malaga dove ci fermiamo una notte all’Hotel Catalonia Malaga, un 4 stelle elegante sul lungomare, con parcheggio privato.

Giorno 6: direzione Costa de la Luz

Da Malaga si riparte in direzione Costa de La Luz, perché è lì che abbiamo intenzione di fermarci per qualche giorno di relax e di mare. Dopo la tappa intermedia per il pranzo a Estepona, arriviamo a Conil de la Frontera nel pomeriggio, dove dormiamo nelle 3 notti successive negli appartamenti Los Olivos. Sono molto carini e poco distanti dal mare, con una zona piscina molto bella che d’estate dovrebbe essere godibilissima, li consiglio.

conil de la frontera spiaggia andalusia
Conil de La Frontera, spiaggia di Fuente del Gallo

Giorni 7-8: Costa de la Luz e spiagge

Passiamo i successivi due giorni bighellonando in zona, sulle bellissime spiagge di Fuente del Gallo e della Barrosa nella vicina Chiclana, visitiamo Cadice, mangiamo il pesce e facciamo passeggiate.

Giorni 9-10-11: Siviglia

Ritorno a Siviglia, dove abbiamo dormito le ultime 3 notti in uno di questi appartamenti in ottima posizione nel quartiere di El Arenal, a 10 minuti a piedi dalla Cattedrale, ma un po’ troppo rumoroso perché posto a pianoterra e non insonorizzato. Non ci tornerei. Nei giorni passati a Siviglia abbiamo girato per la città a piedi scarpinando come dei pazzi, da Piazza di Spagna, alla Plaza de Toros a tutte le vie del centro storico e del quartiere di Triana. Abbiamo avuto sfortuna con il maltempo che ci ha limitato un po’ quindi la visita di questa città è risultata un po’ sottotono.

Siviglia Plaza de España

Giorno 12: rientro

La mattina dell’ultimo giorno volo di rientro per Pisa.

Considerazioni sul viaggio in Andalusia

Itinerario – Durante questo viaggio non abbiamo visitato località dell’entroterra come Ronda e Mijas perché le avevamo già viste nei nostri due viaggi precedenti, ma per chi ha più voglia di girare e meno di bighellonare in spiaggia si aggiungono facilmente all’itinerario. Entrambe si trovano nell’entroterra di Malaga.

granada alhambra
Granada – Vista dall’Alhambra sul quartiere Albayzin

Spiagge – se volete trovare delle spiagge veramente molto belle in Andalusia, dovete andare sulla Costa de La Luz, tra Tarifa, Chiclana e Conil de la Frontera, Cadice e Huelva. L’unico svantaggio è che qua siamo già sull’Atlantico e non più sul Mediterraneo e quindi il mare è più freddo. Anche la costa di Nerja è carina e tranquilla.

Auto a noleggio – L’auto a noleggio ci è costata più del volo (!!). Se per il volo Ryanair per due persone abbiamo speso circa 300 euro (prenotato circa 2 settimane prima), per l’auto a noleggio per 12 giorni abbiamo speso 360 euro (comprensivo di abbattimento della franchigia). Questo ci ha dato l’impressione che il costo del car rental sia molto aumentato, inoltre la nostra vettura Goldcar non era in eccellenti condizioni (prenotata con Rentalcars).

Ristoranti – per mangiare al ristorante o al bar in Andalusia si spende mediamente il 30% in meno rispetto al nord Italia. La sera a Malaga in un bar sul lungomare per due bibite e un montadito (piccolo panino) abbiamo speso 3 euro! Un pranzo con due secondo di pesce, due calici di vino e dolce, 30 euro in tutto!

Un piatto tipico di Granada e Cordoba che non conoscevamo sono le melanzane fritte al miele, molto gustoso, le servono anche come aperitivo. Ecco due dei migliori ristoranti in cui abbiamo mangiato:

  • El Ladrillo a Granada, nel quartiere dell’Albayzin
  • El Choto a Cordoba, all’interno di un grazioso patio, specialità risotti

Tornare a viaggiare ci ha ricordato che vivere è essere in movimento, non stare fermi, l’immobilità provoca gravi danni sia fisici che mentali. Ovunque abbiamo girato durante questi 12 giorni ci ha fatto bene vedere persone in movimento, in modo quasi normale come prima (mascherine a parte), piazze con danzatori e suonatori, tavolini dei bar e ristoranti pieni. Se dovessi nominate tre cose che mi sono rimaste nel cuore sicuramente direi:

  • l’atmosfera del lungofiume del Darro a Granada con i suoi ristoranti all’aperto e la vista sull’Alhambra
  • la Mezquita di Cordoba con il suo straordinario melting pot artistico e religioso, che in questo particolare momento storico di divisioni l’ho percepito come simbolo di unione e di pace
  • la spiagge della Costa de la Luz con la loro particolare luce

In ultimo, spero con questo articolo di riuscire a tornare a scrivere sul blog che è sempre stato come un amico per me, non ho intenzione di abbandonarlo. Spero che con la voglia di muovermi e di viaggiare mi ritorni presto anche la voglia di scrivere.

Ultima revisione di questo articolo: febbraio 2025

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