Tra le isole dell’arcipelago della Guadalupa, Basse Terre è quella che più si differenzia da tutte le altre, per la sua natura lussureggiante e la presenza del vulcano La Soufriere (1467 mt).
Ricoperta da una fitta foresta pluviale dichiarata Parco Nazionale francese e Riserva della Biosfera dall’Unesco, l’isola della Basse Terre è stata la meta della nostra prima settimana di viaggio in Guadalupa di questo gennaio, durante la quale abbiamo alloggiato in un bellissimo gîte con piscina sulle alture del Lezard. Sulle colline la temperatura era sempre assai piacevole e le serate fresche.
L’ecoturismo in Guadalupa sta prendendo sempre più piede grazie infatti ai tanti viaggiatori che sempre in maggior numero decidono di passare il loro soggiorno in Guadalupa nell’isola più verde e montuosa dell’arcipelago, alloggiando in piccole strutture turistiche, gîte chez l’habitant (cioè presso la gente del luogo) oppure graziosi bungalow in legno con vista sul mare o sulle verdi vallate: c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Cosa vedere in Basse Terre Guadalupa
Chi sceglie Basse Terre come meta principale del viaggio in Guadalupa ha la possibilità di fare un soggiorno all’insegna della natura e della vita all’aria aperta, ma non soltanto in spiaggia!
L’isola è ricca di cascate e corsi d’acqua, dalle più frequentate del Carbet (3 cascate con salti d’acqua fino a 100 metri), fino alle più piccole facili da raggiungere cascate dell’Ecrevisses e dell’Acomat, in cui abbiamo visto un gruppo di temerari lanciarsi dalle rocce nel bacino d’acqua della cascata.
Abbiamo fatto delle belle passeggiate su facili sentieri di spiaggia in spiaggia, ci siamo buttati per fare un bagno tra le onde che su questo versante dell’isola non mancano.
Abbiamo visitato bei paesini di mare dediti ad un poco di turismo ed alla pesca, come Deshaies, Trois-Rivieres, Petit Bourg.
Abbiamo scoperto il piccolo Museo della Broderie a Vieux Fort, dove un’associazione femminile s’impegna a portare avanti le antiche tradizioni creando originali lavori all’uncinetto, piccoli capolavori di piccolo punto.
Chi è un po’ più allenato di noi due puó percorrere bei sentieri di trekking fino alle pendici del vulcano, alla Maison de la Fôret sulla panoramica Route de la Traversée sono disponibili tutte le informazioni e le guide necessarie per i percorsi più impegnativi.
Chi ama i giardini botanici puó visitare quello di Deshaies e quello di Valombreuse, chi viaggia con bambini puó portarli al Parco des Mamelles, dove si possono osservare anche alcune specie animali come il procione (quasi estinto ormai in Guadalupa) e percorrere passerelle sopraelevate sulla foresta teopicale.
Che dire poi delle escursioni in mare?
All’Ilet Pigeon, al largo della bella spiaggia vulcanica di Malendure, si possono fare snorkeling ed immersioni. Da dicembre a marzo si possono osservare le balene che passano nel canale della Dominica per migrare verso acque più calde. Noi abbiamo prenotato questa escursione per la settimana prossima, speriamo di riuscire a farla.
Insomma, l’isola della Basse Terre è veramente entusiasmante, e merita molto più di una fugace visita, come di solito avviene per i viaggiatori ed i turisti che passano la maggior parte della loro vacanza sulle assolate (e bellissime) spiagge e lagune della Grande Terre.
L’ecoturismo in Guadalupa sta prendendo sempre più piede grazie a tanti viaggiatori che sempre in maggior numero negli ultimi anni decidono di passare il loro soggiorno in Guadalupa nell’isola più verde e montuosa dell’arcipelago, alloggiando in piccole srutture turistiche, gîte chez l’habitant (cioè presso la gente del luogo) oppure graziosi bungalow in legno con vista sul mare o sulle verdi vallate: c’è solo l’imbarazzo della scelta!
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