Pensieri di una viaggiatrice

Ma non sarebbe poi anche ora di tornare a divertirsi in vacanza?

Quando parliamo della lista dei motivi per cui fare un viaggio, per i cosiddetti “viaggiatori veri”, la voce “per divertirmi” non la sento mai. Perchè??

Diciamo che vogliamo scoprire nuovi luoghi, culture e modi di vivere, metterci alla prova, diventare persone migliori addirittura. Tutto ciò è molto interessante, però, a volte – concedetemelo – sembra anche così impegnativo e “serio”, quasi un “lavoro” (nel senso di una fatica). Passiamo tutto il tempo a scattare foto, con una borsa apposta per macchina fotografica, tablet e smartphone, per non parlare del drone, aiuto ci sono anche i droni adesso!!** poi la sera le editiamo, postiamo sui social, giriamo pure con il pc per fare tutto ciò.. in vacanza!

Non sarebbe ora di iniziare a rilassarci in viaggio e a prenderci un po’ meno sul serio?

Insomma, tutto questo viaggiare esclusivamente da persone “impegnate” e superindaffarate coi social e compagnia bella, devo dire che mi ha stancato parecchio.

Perchè voglio dire, a meno che uno non sia un travel blogger di professione (e non sono io), e che quindi non viaggia per piacere ma per lavoro, ma chi ve lo fa fare tutto ciò? me lo spiegate?

(** mio marito ha appena comprato un drone e io sono disperata hahahaha!!)

Non si va forse in viaggio/vacanza anche per il divertimento, la leggerezza e la spensieratezza..e per staccare un po’ ? Per riposarsi? dove è finito tutto ciò? Parliamone!

Analisi della parola” divertimento”.

Dal latino “divertere”, divertimento significa:

“volgere altrove, in direzione opposta, deviare”.

Che ci piaccia più o meno quello che facciamo tutti i giorni, la vita è quasi sempre di corsa e frenetica, con mille impegni e sempre piena di programmi. Dopo un po’ c’è bisogno di staccare. Per esempio, per quanto io sia innamorata della mia casa in Liguria, e non vedo l’ora di andarci il più possibile, però ristrutturarla ha comportato un lavoro immane, ed una serie di beghe infinite. Se poi a questo ci aggiungiamo il lavoro, la famiglia.. insomma, c’è bisogno di staccare, altro che storie.

Quindi “volgere in direzione opposta” da tutto ciò per me significa allontanarsi per un po’ dalle preoccupazioni quotidiane, metterle in stand-by e ricaricarsi – non ci vedo proprio niente di negativo in tutto ciò – e senza fare del viaggio l’ancora di salvezza di chissà che cosa.

Scommetto che ognuno di noi ha un sistema – sano – per lasciarsi andare alla spensieratezza, al sorriso, che sia in vacanza o in altre situazioni della vita. Ecco allora:

I miei 5 “pilastri” del divertimento e della leggerezza in vacanza (niente a che fare con locali notturni e spese folli, eh).

  • 1 • W L’IMMPROVVISAZIONE

Noi non programmiamo mai un bel niente, durante un viaggio. Attenzione, ho detto DURANTE. Oltre al volo, parto sempre soggiorno e macchina a noleggio già prenotati, perchè voglio esser sicura di poter posare le mie stanche membra in un posto decente, in primis, poi, però, quello che farò nel corso della vacanza, di giorno in giorno, di organizzarlo in precedenza non se ne parla. (Nel caso di itinerari complessi o in altissima stagione, come per esempio il nostro viaggio in Nuova Caledonia, qualcosa in più magari mi tocca pianificarlo, ma sempre il meno possibile).

Ogni giorno, quando siamo da qualche parte in giro per il mondo, ci alziamo la mattina, all’ora che ci pare, guardiamo un po’ com’è il tempo, e solo dopo un’oretta abbondante passata a fare colazione, si inizia a pensare su cosa far vertere la giornata. Raramente decidiamo prima, al massimo la sera prima, su cosa abbiamo intenzione di fare il giorno seguente.

Meglio ancora, quando riesco a fare un bel viaggio itinerante, magari prenotando la sera precedente il posto dove dormire il giorno dopo, in base a dove ci gira di andare, beh per me quello è IL divertimento allo stato puro.

Prendere ogni giorno quello che viene, lasciarsi andare a come andranno le cose e stare a vedere quel che succede… questo é il bello di un viaggio!

Maximum hilarity in Australia, sulla spiaggia di Whitehaven, tutinata dalla testa ai piedi altrimenti era impossibile entrare in acqua! 🙂
  • 2 • FARE UN PO’ GLI SCEMI

Ebbene sì, in vacanza io e mio marito, entrambi ormai cinquantenni, facciamo gli scemi a gogo. Le varianti sul tema sono:

  • osservare la gente che passa, come si comporta, come veste, quello che fa, commentando anche ad alta voce, si spera in una lingua che loro non capiscano. Si spera sempre, eh 🙁
  • dare da mangiare e fare amicizia con tutti gli uccellini, polli, gatti, cagnolini, gechi, gabbiani e compagnia bella che soggiornano nei pressi. Di solito durante le vacanze c’è sempre una razione di cibo enorme in frigo per questo scopo. Non c’è da meravigliarsi se poi le bestiole ci tampinano fino in spiaggia!! 😉
  • autoscatto: ogni vacanza DEVE avere la sua foto bischerata. Sì lo so che esistono i selfie, con i bastoni da selfie, e tutta sta roba figa e moderna. Ma a noi non ce ne frega una cippa. Ogni vacanza deve avere il suo bell’autoscatto, organizzato nella seguente maniera: macchina fotografica appoggiata da qualche parte, contorcimenti sovrumani da parte della sottoscritta per riuscire a posizionarla in modo che non cada e si fracassi e che, contemporaneamente, possa fare un’inquadratura decente. Poi corsa folle verso il luogo dell’inquadratura, dove il marito di solito aspetta già da mezz’ora urlando “dai dai corriiiiiiiiiiiiiiii”. Tanti, ma tanti passanti, nel corso del tempo si sono offerti – vedendo queste scene strazianti – di farcela loro, la foto. La nostra risposta, invariabile, è sempre la stessa: it’s a joke!! 🙂
spiaggia nuova caledonia
La corsa che ho fatto qua non ve la sto a raccontare.. soprattutto cercando di non inciampare nell’enorme tronco!!
  • 3 • TV, VADE RETRO

La Tv sto cercando di eliminarla dalla mia vita, ma ho scoperto che finchè ce l’ho in casa, non c’è niente da fare. Se c’è, qualcuno la accende e a me tocca sorbirmela.

tv-motel-nuovacaledonia
La tv non manca mai, nemmeno nel più sperduto motel in Nuova Caledonia

Anche questa però è una di quelle cose che – quando siamo in viaggio – funziona nella maniera esattamente opposta. Quindi se a casa un po’ di tempo lo passiamo anche davanti alla Tv, in vacanza invece rimane sempre completamente spenta.

E non perchè non ci accorgiamo della sua presenza, eh.. Abbiamo soggiornato a volte in alloggi anche molto semplici, ma la televisione c’era sempre.

Quando si soggiorna in qualche casa vacanza, il padrone di casa, di solito, è una delle prime cose che fa al tuo arrivo: mostrare come funziona il telecomando e la Tv (come se fosse chissà quale novità tecnologica).

Alla nostra spiegazione, che no grazie, noi in vacanza la Tv non la guardiamo mai, di solito vediamo facce sconvolte chiedersi chi gliel’ha fatto fare di spendere tanti soldi nell’ultimo modello di televisore. Ma andiamo avanti. In vacanza la tv la ignoriamo, e si riempie il tempo con altre cose: guardare le stelle, raccontarsi storie, leggere un bel libro, e libero spazio alla fantasia.

  • 4 • L’AGENZIA IMMOBILIARE

Sì, avete capito bene. Ovunque ci troviamo, si passa a guardare le vetrine di qualche agenzia immobiliare.

Si raccattano giornaletti, confrontano prezzi, fanno stime, conversioni di moneta, piani di mutuo pluridecennali per possibili case da acquistare in loco. Questa è un’abitudine che abbiamo anche quando siamo poco lontani da casa, in ogni posto nuovo in cui capitiamo ci chiediamo: si potrebbe vivere qua?

E vi dirò di più, durante una vacanza in Martinica abbiamo anche passato una giornata con un’agente immobiliare, (era il 2010 o giù di lì) su è giù per l’isola a vedere case in vendita. Ovviamente non ce n’era piaciuta una, però era stata una giornata divertente (per l’agente immobiliare forse un po’ meno hahaha).

In ultimo, ho ancora tutti i giornaletti immobiliari presi in Florida l’anno scorso (sì, poi ce li portiamo anche a casa in valigia 🙁 ).

  • 5 • ESSERE CONTENTI DI TORNARE A CASA
felici e contenti a mauritius
In spiaggia a Mauritius a fare le linguacce

Io mi sono molto divertita, durante i miei ultimi viaggi, pochi ma buonissimi: Sicilia (maggio 2018), Australia (dicembre 2017, itinerario faticoso ma con alcuni momenti di ilarità super), Mauritius dicembre 2016, Florida dicembre 2015, e questo senza fare poi niente di poi così eclatante, a parte le bischerate di cui sopra.

Credo che sia dipeso molto da tre cose: ho sistemato un po’ meglio i miei casini della vita quotidiana, sono partita senza aspettarmi chissà che cosa, ero contenta anche di tornare a casa.

Ora nella mia vita c’è di nuovo spazio per partire per un viaggio, godermi l’esperienza senza tante paturnie, con maggiore leggerezza, essere contenta di ritrovare la mia casa, il gatto e tutto quanto, e pensare certamente anche al prossimo viaggio con gioia.

P.S. Questo post è rimasto in bozza 1 anno e mezzo. L’ho scritto nel dicembre 2016, al ritorno dal nostro viaggio a Mauritius, ci eravamo divertiti tantissimo. Poi il sorriso mi si è spento alla svelta perchè in questo anno e mezzo ce ne sono capitate di tutti i colori, ma si va avanti e il sorriso torna. Anche grazie ai viaggi. 🙂

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