Non so quale sia la prima cosa che desiderate “riprendervi” dopo che questo incubo sarà finito (io direi la nostra libertà), ma si potrebbe iniziare intanto dalle parole.
Sì, proprio quelle parole e quelle espressioni che hanno costellato l’anno della pandemia, che sono entrate nella nostra quotidianità ed alle quali invece prima attribuivamo un significato totalmente diverso. Quali sono? io ci ho pensato molto ultimamente, riusciremo ad attribuire loro di nuovo il significato originale? speriamo di sì.. eccone alcune!
Prima ondata
Seconda ondata
Lockdown
“Ragazza alla finestra”, opera di Salvador Dalì vista al Museo Reina Sofia – Madrid
Natale con i parenti stretti
24 dicembre 2017: solo noi due sulla spiaggia di Whitehaven, Australia. Nella foto non si vede benissimo, ma stavamo brindando con lo spumante
Distanziamento sociale
Già nel 2017 in Sardegna noi eravamo dei precursori del “distanziamento sociale” hehe
cala Cipolla, Sardegna
La mia serie tv preferita
Portare fuori il cane
Su una spiaggia di La Digue, Seychelles, questo cagnolone ci seguiva ovunque.
Evitare i mezzi pubblici affollati
Mezzi di trasporto “alternativi”, altro che monopattino: camel ride alle pendici del vulcano a Lanzarote, carretto trainato dai buoi alle Seychelles.
Gel e mascherina
Per me la mascherina per eccellenza è sempre stata quella per gli occhi per dormire, fornita in aereo (un tempo anche in classe economy, adesso tendenzialmente non più). E il gel ovviamente quello idratante dell’amenity kit per rinfrescarsi in volo!
Lavoratori essenziali (per le nostre vacanze)
Coprifuoco
Qua è quando siamo rimasti al buio a El Cuyo, in Messico.
Lavarsi le mani di frequente
Una bella fontana a forma di conchiglia nel centro di Sarasota, Florida.
Pranzo con i congiunti
Le restrizioni (altro che DPCM)
Se non hai la patente, non devi guidare. Se il veicolo non è assicurato, idem. Cartello visto in una strada delle Seychelles.
Prodotti che scarseggiano al supermercato
E te credo! panettoni italiani in Australia!
E per finire… zona gialla, zona arancione e zona rossa
Rhum ai Caraibi per tutti i gusti: queste sì che sono zone gialle, arancioni e rosse
Mi sono scordata qualchecosa?!?!
Ti do 12 per questo articolo! Ironico quanto basta, focalizza ciò che è veramente importante per noi viaggiatori, senza dimenticare che siamo prima di tutto persone libere o più libere di altri. Nello spirito, nel cuore. Andiamo avanti per la nostra strada, nel rispetto da sempre delle regole. Regole però sane, sensate, che hanno ragione d’esserci.
Ciao Laura grazie hai qualcosa da aggiungere?!?
Io credo che per noi viaggiatori sarà facile ridare alle parole il significato originario. Per gli altri non so… dipenderà dalla moda del momento…
In effetti questo è un elenco per viaggiatori, magari ognuno ha il suo proprio elenco